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Oggetto:

Filosofia della biologia - Temi di metafisica della biologia tra scienza e società

Tipologia
--- Didattica comune ---
Lingua
Italiano
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Sommario insegnamento

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Programma

1. Organismi e individui 23/09/2013, h. 10-13 / 14-17

 Si ricostruisce il dibattito relativo all’individualità biologica, dalla simple view alla teoria degli individui darwiniani.  (a) si introduce la teoria dell’evoluzione nell’originaria versione darwiniana e nella sua versione della Nuova Sintesi; (b) si discute il caso dell’Intelligent Design come esempio di teoria pseudo-scientifica; (c) si introduce il dibattito relativo alle unità della selezione e all’individualità biologica.

 

Bibliografia

Godfrey-Smith, P. (2011), The Evolution of the Individual, The Lakatos Award Lecture, LSE, Giugno 2011.

Janzen, D. H. (1977), What are Dandelions and Aphids?, in “The American Naturalist”, 111, 979, pp. 586-9.

Wilson, J. A. (2000), Ontological Butchery: Organism Concepts and Biological Generalizations, in “Philosophy of Science”, 67, pp. S301-S311

Wilson R. A. (2005), Genes and the Agents of Life: The Individual in the Fragile Sciences: Biology, Cambridge University Press, New York (cap. 3, pp. 47-96)

 

2. Il “problema delle specie” e la metafisica della persistenza 24/09/2013, h. 10-13 / 14-17

[Intervento di Luca Angelone, PhD – Independent Researcher]

(a) Si illustra il “problema delle specie” come caso biologico della “disputa sugli universali” e si introducono (b) le sue implicazioni etiche e (c) metafisiche.

 

Bibliografia

De Queiroz, K. (2007), Species Concepts and Species Delimitation, in “Systematic Biology”, 56, pp. 879-66.

Ghiselin M. T. (1974), A Radical Solution to the Species Problem, in “Systematic Zoology”, 23, pp. 436-44.

Kitcher Ph. (1984), Species, in “Philosophy of Science”, 51, pp. 308-33.

Mayr, R. (1996), What is a Species and What is Not?, in “Philosophy of Science”, 63, pp. 262-77.

 

3. La selezione sessuale e il dibattito «sessi – generi&raquo 25/09/2013, h. 10-13 / 14-17

[Intervento di Vera Tripodi, PhD - LabOnt]

(a) Si introduce l’”enigma del sesso”, vale a dire la ragione che indusse Darwin a postulare un tipo di selezione ulteriore rispetto a quella naturale; (b) si discute il caso della sociobiologia.<

 

Bibliografia

Darwin, C. (1859), On the Origin of Species by Means of Natural Selection, or the Preservation of Favoured Races in the Struggle for Life,

 John Murray, London (cap. IV, Sexual Selection, pp. 87-90) & Id. (1871) The Descent of Man, and Selection in Relation to Sex, John Murray, London (cap. XIX).

 De Beauvoir s. (1949), Le Deuxième Sexe, Gallimard, Paris (Il secondo sesso, trad. it. di M. Adreose, R. Cantini, il Saggiatore, Milano 2002, parte I, cap. I).

 Fausto-Sterling A. (1993), The Five Sexes: Why Male and Female are Not Enough, in “The Sciences”, 33, pp. 20-4. & Id. (2000), The Five Sexes, Revisited. The Varieties of Sex Will Test Medical Values and Social Norms, in “The Sciences”, 40, pp. 18-23.

 Wilson, E. O. (1975), For Sociobiology, in “New York Review of Books”, 11 dicembre & Allen E., et al. (1975) Against Sociobiology, in “New York Review of Books”, 13 novembre.

 

 4. Biodiversità e conservazione 26/09/2013, h. 10-13 / 14-17

Si presenta il tema della “biodiversità” attraverso le sue principali articolazioni: semantica (significato e genesi del termine – il problema della definizione), metafisica (le componenti della biodiversità e la distinzione tra componenti e indicatori), etica e politica (principali teorie del valore della biodiversità).

 

Bibliografia

Delong D. C. Jr. (1996), Defining Biodiversity, in “Wildlife Society Bulletin”, 24, pp. 738-49.

Norton, B., Commodity, Amenity, and Morality: The Limits of Quantification in Valuing Biodiversity & Ehrenfeld, Why Put a Value on Biodiversity, in E. O. Wilson ed. (1988) Biodiversity, National Academy Press, Washington D.C. (pp. 200-205 &212-217).

Quine W. V. O. (1969), Natural Kinds, in Id., Ontological Relativity and Other Essays, Columbia University Press, New York, pp. 114-38.

Sarkar, S. (2002), Defining ‘Biodiversity’: Assessing Biodiversity, in “Monist” 1: 131- 155.


5. La rivoluzione biotecnologica 27/09/2013, h. 10-13 / 14-17

Dopo una breve ricostruzione storica della cosiddetta “rivoluzione biotecnologica” si passano in rassegna i risultati raggiunti finora dalla ricerca di base legata alle biotecnologie e si discutono alcuni aspetti di filosofia applicata riguardanti, in particolare, il nuovo ruolo dello scienziato, la questione dei biobrevetti e degli organismi e dei cibi geneticamente modificati.


Bibliografia

Ederle (a c. di),  “OGM in agricoltura”, Prometeus. Inserto Speciale 3 (maggio 2005)

Levidow et al. (2007) Recasting "Substantial Equivalence": Transatlantic Governance of GM Food, in “Science, Technology, & Human Values”, Vol. 32, No. 1 (Jan., 2007), pp. 26-64

Watson J. D., Berry A. (2003), DNA. The Secret of Life, Alfred A. Knopf, New York (DNA. Il segreto della vita, trad. it. di I.C. Blum, Adelphi, Milano 2004). (Cap. 4).

La filosofia della biologia è una disciplina che sta acquisendo rapidamente un’importanza e una diffusione rilevante, soprattutto in ambito internazionale. Le ragioni di questa popolarità risiedono, almeno in parte, nell’estrema attualità e concretezza di molti dei temi trattati e nella capacità dei filosofi della biologia di interagire sia con gli scienziati e sia con la politica e il vivere civile. Con gli scienziati perché la filosofia della biologia è, in un primo senso, “pura”, cioè filosofia di una scienza particolare, e dunque rivolta all’indagine e alla definizione di quelle questioni che riguardano i fondamenti e i metodi della scienza cui fa riferimento. Con la politica e il vivere civile perché la filosofia della biologia è, in un secondo senso, “applicata”. Infatti, nel momento in cui certe applicazioni della biologia, come oggi avviene, danno forma alle nostre esistenze presenti e future – per fare un esempio, pensiamo alla rivoluzione biotecnologica – allora la filosofia, da un lato, viene chiamata a pronunciarsi  in merito ai nuovi orizzonti di significato che si schiudono alle nostre esistenze,  dall’altro può fornire gli strumenti per una chiarificazione concettuale in questioni di etica medica, di conservazione ambientale, di salute pubblica, di pari opportunità.

 Il corso si articola in 5 lezioni dedicate, ciascuna, a un tema di filosofia della biologia, in parte frontali, in parte seminariali. È inoltre prevista la partecipazione di relatori esterni che possano fornire utili insight e approfondimenti sui temi trattati.

Durata: 10 lezioni di 3 ore ciascuna.

Data: 23 - 27 settembre, due lezioni al giorno.

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Modalità di verifica dell'apprendimento

La valutazione si baserà su due elementi.

1. Partecipazione critica e attiva al corso;

2. Una presentazione orale (talk). Ciascun partecipante al corso si incaricherà di presentare al docente e ai colleghi – avvalendosi dell’ausilio di un testo scritto o di una presentazione ppt, e facendo riferimento alla letteratura secondaria che ritiene opportuno – una delle letture indicate specificamente per ogni lezione (riquadri in grigio). Chi non possedesse i testi o non riuscisse a reperirli agevolmente, non esiti a contattare il docente per ricevere copia.

Il talk dovrà presentare il contenuto del testo scelto, contestualizzandolo all’interno del relativo dibattito, ricostruendone la linea argomentativa e proponendo possibili obiezioni o spunti di riflessione. La durata del talk sarà di 20 min. più 10 min. di discussione collettiva.

N.B.

Uno stesso testo non può essere l’oggetto principale di più di una presentazione (mentre può essere usato come letteratura secondaria). Ogni studente è pregato di mettersi in contatto quanto prima (e non oltre il 15 SETTEMBRE) con il docente per concordare il talk.

Testi consigliati e bibliografia

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Nota. I testi indicati in seguito sono di riferimento generale, e la loro lettura è suggerita ma non richiesta. Le letture obbligatorie e la struttura della parte seminariale del corso saranno concordate con i partecipanti prima dell’inizio del corso.

P. Andrée (2007), Genetically Modified Diplomacy, University of British Columbia Press, Vancouver.

A. Borghini, E. Casetta, Filosofia della biologia (Roma, Carocci, forthcoming)

C. Darwin, L’origine delle specie, 1859 (on line: http://darwin-online.org.uk/content/frameset?itemID=F373&viewtype=side&pageseq=1

S.J. Gould, La struttura della teoria dell’evoluzione (ediz. it. a cura di T. Pievani, Codice Edizioni, Torino, 2003)

J. Maclaurin, K. Sterelny, What is Biodiversity (University of Chicago Press, Chicago, 2008)

A. Minelli, Individuals, Hierarchies and the Levels of Selection – A Chapter in Gould’s Evolutionary Theory (in G.A. Danieli, A. Minelli e T. Pievani, Eds., Stephen J. Gould’s Legacy: Nature, History, Society, Springer, Milano, forthcoming).

A. Pilastro, Sesso ed evoluzione (Milano, Bompiani, 2007)

T. Pievani, Introduzione alla filosofia della biologia(Laterza, Roma-Bari, 2005)

R. Richards, The Species Problem (Cambridge University Press, Cambridge, 2010).&nbsp

E.O. Wilson, Sociobiologia. La nuova sintesi (trad. it. di A. Suvero, Zanichelli, Bologna 1979).

E.O. Wilson, Biodiversity (National Academy Press, Washington D.C., 1988).

J. Wilson, Biological Individuality. The Identity and Persistence of Living Entities (Cambridge University Press, Cambridge, 1999)



Registrazione
  • Chiusa
    Apertura registrazione
    01/03/2020 alle ore 00:00
    Chiusura registrazione
    31/12/2022 alle ore 23:55
    Oggetto:
    Ultimo aggiornamento: 02/09/2013 09:09
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